A
nove anni si iscrive a una scuola serale di musica, istituita per
formare la banda musicale del paese. Diventa suonatore di clarinetto a
11 anni, realizzando così la sua prima esperienza da musicista. Nel 1938 si trasferisce con la famiglia a Chiaiano, comincia a lavorare un po’ come operaio ed entra nel giro di un gruppo di studenti che saranno i primi estimatori delle sue doti canore. Nel settembre del ’43 Guglielmo Chianese, futuro Sergio Bruni, si trova a casa in licenza di convalescenza, proveniente dal 91° reggimento di fanteria di Torino. Avuta
notizia che a Napoli la gente stava insorgendo contro le truppe
tedesche, forma con una decina di giovani della sua età un gruppo di
volontari. Si procurarono delle armi e il 29 settembre, con l’aiuto di
un capitano d’artiglieria, riescono a sminare il ponte di Chiaiano,
minato dai tedeschi. Sulla
via del ritorno si imbattono in una pattuglia tedesca e, in uno scontro
a fuoco, viene gravemente ferito. Trasportato avventurosamente in ospedale su di una “carrettella” si salva la vita per miracolo. Spinto e aiutato dai suoi amici di Chiaiano, comincia a frequentare la scuola di canto tenuta dal M° Gaetano Lama e dal grande cantante Vittorio Parisi, diventandone subito il vanto. Dopo
pochi mesi, presentato da Vittorio Parisi, debutta ufficilmente come
cantante al Teatro Reale di Napoli. È
il 14 maggio 1944. Ottiene
un grande successo ma il giorno dopo l’impresari rifiuta di farlo
cantare per non disturbare i suoi “artisti scritturati”. Il cntante non ha altro lavoro, vive momenti difficili e comincia a frequentare la Galleria in cerca di qualche piccola scrittura che non arriverà quasi mai. |